Il prato è gremito
di nuovi colori.
E tu giaci infondo,
tra i gracili fiori.
Sovviene d’aurora splendente
un raggio di sole suadente
e tu della notte feconda,
bagnata dal mare, sei fragile onda.
Stridente la pace che intorno pervade,
fa ammenda al tuo volto che nulla invade.
Due occhi giammai quel prato han veduto,
che al cuore scalfito han lasciato,
saldato dal pianto sommesso,
il ricordo vivido del tuo riflesso.
Un angelo in cielo che oggi è volato,
su un vuoto perpetuo che nulla ha colmato.
Il prato è gremito
di splendidi fiori.
Guardali, prendili, mio dolce amore,
cibati oggi del mio dolore.
Poiché nella fragile sponda
l’anima tua per sempre ridonda.
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