venerdì 1 luglio 2011

112 - Apocalypse now (atto 2°)

Un ritmo rapace
gracida o tace,
quel suono
che smembra,
napalm vorace.
La spiaggia soggiace
a scoppi di luce,
quel tuono
che sventra,
sputi di brace.
La scuola è in fiamme,
il villaggio, le palme.
Wagner dal cielo
incalza ed incombe,
cavalca trionfale
surfando le onde.
Che cosa scrivi o livida luce?
Cosa rapprendi ed indaghi tenace?
Cosa raggrumi e divori sagace?
Le ombre sudate grondano colme,
scovano, svelano, inseguono bombe,
incendiano, sganciano, scavano tombe.
Una mente capace che incanta e seduce
delirio verbale di un abile duce
quell’uomo,
e la tenebra,
(Silenzio)  un rimorso atroce.

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