lunedì 18 luglio 2011

122 - Ozu (Yasujiro Ozu)

E' un continuo prestarsi ad un inganno diviso in due
Il mio BUDDHA moltiplicato milioni di volte
E' uno stato di trance che mostra smeraldi e lungimiranti paradisi interiori
(Cadevo nel tuo sonno e avrei voluto perdermi nella tua stanza chiusa e
piena di orologi che battono il tempo immobile:
è quindi falsa questa attesa... per noi
che aspettiamo, ma non sappiamo ancora cosa!)
Mischiasti nei tuoi magici eccessi il vuoto e la libido e un caldo significato -
poi capimmo che anche il vuoto è imperfetto
Sulle labbra, negli occhi, come archi d'argento e venti che gridano tutta la notte,
fluendo e rifluendo le nostre dita vagavano per le vie dell'amore
(quella volta con la mente piena di scivoli... e la notte cosparsa di benzina...)
Dove prendono forma i destini dei miei sogni?
Il mio tempo tace, sono condannato ad essere una gemma...
Fossi più integro, potrei trasformare in pietra questa gemma...
Dimmi che non puoi fare a meno di me!
Dimmi che farai il modo che io non mi perda più...
Ma dove sono finiti i miei sogni di gioventù?
Guardavo un film di Ozu
Tu eri andata via...
Fuori era notte...
- Anch'io mi sentivo pronto a rinascere -
Un autunno aspro...
Indovinavo i tuoi cieli nuvolosi...
Riconoscevo le tue farse notturne... vendute al silenzio che non può saziarci perché
non offre mai doni... e perché le strade non sono solo buie, ma anche perdute!
                                         

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