Dimmi, perché dài così tanto peso
al tono muscolare
di scene logore che poi sottrai al mio sguardo
rimboccandoti
una soltanto delle maniche?
Fa caldo in mezzo alle pellicole, a che serve
scoprire un pezzo d'avambraccio oppure d'altre
lontane inquadrature? Devi invece
riprenderti la fronte,
il tuo sudore fissato ormai a parole, controluce.
Guardami, non ti vedo, scarto avanti
spinta dall'imprevisto
dal bagliore
nel sottobosco
dall'attrito timido
tra felpe e pelle,
la tua curva a gomito.
Cosa ti resta ancora da nascondere?
Io non ti vedo più,
mi stai inseguendo per ritornare al tuo candore?
a quella prima scena
su un tappeto
di foglie riversate, itteriche
nel videotape preso a noleggio. Le domeniche
te le ricordi? Era la'more necessario, eri prezioso:
le ciglia allora sfioravano lo schermo
la corsa nuda che finiva in un risveglio.
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