giovedì 30 giugno 2011

090 - Nostalghia

La Madonna del Parto
nella chiesa di campagna
c’era la nebbia fuori
e uno spiraglio flebile di fede
nel tremore di un’attesa.
Presi poi la via di Siena
nel già calare meridiano
fino all'alzarsi d’improvviso contrafforte
all'abbazia di S. Galgano.
Tra navate mute
e un cielo - tetto precipitato a piombo
dentro nude arcate e l'occhio cavo
d'un rosone a fronte
udii quel passeggiare trasognato di Tarkovskij
che qui non lascia impronte    né dura
se non nell'anima matura
e nei solchi del suo scavo.
E scava l’acqua   scava il tempo della vita
sgocciola   defluisce   scroscia
e s’allarga infine nella piazza di Caterina
al farsi lento del buio
al lume di candela
che la pellicola è finita
finita l’ansia d’un ritorno
rimasta a metà strada
tra la notte e un nuovo giorno.

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